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A LONDRA PER TORNARCI PRESTISSIMO

Malgrado tutto… Le finali a Wembley hanno sempre un loro fascino.

Si va a Londra oggi, per cercare di tornarci il 27 febbraio, a Wembley. All’Emirates va in scena la semifinale di ritorno di Coppa di Lega (Carabao Cup) tra Arsenal e Liverpool, dopo il brutto pari a reti bianche dell’andata, con i Reds che non hanno saputo sfruttare oltre sessanta minuti di superiorità numerica per sbloccare il match e affrontare questa trasferta con il vantaggio di un risultato positivo. Chiariamo subito un aspetto: i gol in trasferta non valgono; un ulteriore pareggio, anche con gol, porterebbe la gara ai tempi supplementari e poi eventualmente ai calci di rigore. È un Liverpool che arriva a questa sfida con parecchie assenze dovute alla concomitante Coppa d’Africa (Keita, Salah e Manè) ma anche ad una non indifferente lista infortunati che riduce al minimo le possibili scelte dalla cintola in sù. Ultima cattiva notizia la confermata assenza di Oxlade-Chamberlain a causa di un infortunio alla caviglia occorso nella partita di Premier contro il Brentford. A centrocampo Jones e Milner si giocheranno un posto accanto ad Henderson e Fabinho. Davanti sarà per forza di cose Minamino a completare il tridente composto da Jota e Firmino. Il giovane Gordon, a segno in FA Cup, la possibile soluzione a partita in corso. Molti meno problemi nel reparto arretrato dove tutti gli uomini, eccetto Phillips, dovrebbero essere a disposizione.

Ancora senza Salah e Manè… Toccherà a Jota sobbarcarsi il peso dell’attacco.

Non va meglio comunque all’Arsenal, anche esso privo di parecchi giocatori tra nazionali, infortuni e covid; a causa di questa situazione i Gunners hanno chiesto ed ottenuto il rinvio del derby del Nord di Londra contro il Tottenham dello scorso weekend, non senza qualche conseguente polemica. Alla lista si aggiunge Xhaka, espulso nella partita di andata e quindi squalificato. Davvero difficili le scelte per Arteta nel ruolo di centrocampista centrale col solo Lokonga sicuro disponibile; possibile quindi l’adattamento davanti alla difesa del difensore Ben White. In attacco dovrebbe toccare nuovamente a Nketiah con a supporto il trio formato da Saka, Lacazette e Martinelli. In dubbio fino all’ultimo il talentino Smith-Rowe, Odegaard ed il giapponese Tomiyasu, i quali comunque non dovrebbero partire titolari perché reduci da acciacchi o isolamenti. Insomma sarà una partita tra due compagini parecchio decimate ma che comunque assegnerà una finale. E al Liverpool quella finale manca da sei anni. L’occasione per andare a giocarsi un trofeo nazionale è ghiotta come non mai. Se come detto sono sei gli anni dall’ultima finale (persa ai rigori contro il Manchester City), sono invece ben dieci quelli di distanza dall’ultimo successo in Coppa di Lega; quella volta contro il Cardiff in cui i rigori, invece, sorrisero. Più in generale, fare centro nelle coppe nazionali è stata l’unica vera lacuna nella gloriosa era Klopp. Per questo, adesso, è tempo di andare a Wembley e tingere finalmente quell’arco di rosso. Chiudendo un cerchio e cancellando un vuoto. Il Chelsea è già lì ad attendere. Avanti Liverpool. È ora il momento propizio.

di Dario Damico

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