OLSC Twitter
LFC Official Twitter
This Is Anfield

NON E’ ANCORA FINITA PER IL TITOLO

Fabinho chiude la gara col rigore del 3-1

Dopo la bella vittoria per 2-0 in casa dell’Arsenal con conseguente qualificazione alla finale della Coppa di Lega (alias Carabao Cup), il Liverpool si rituffa in Premier League per approfittare del mezzo passo falso del Manchester City di ieri con il Southampton (1-1) e riaccendere una piccola fiammella di speranza nella corsa alla Premier. Inutile dire che da questa partita in avanti, per poter sperare nel titolo, non bisogna più sbagliare e la gara del Selhurst Park contro il Crystal Palace di oggi è di vitale importanza. Solo un cambio per Klopp nell’11 iniziale rispetto alla gara dell’Emirates con Oxlade-Chamberlain che prende il posto del giovane Gordon. Origi, Thiago, Elliott e Phillips fuori per infortunio, mentre ancora assenti Salah, Mané e Keita, impegnati nella coppa d’Africa. Panchina per Minamino che non riesce a trovare continuità nemmeno con le assenze dei titolari, probabilmente anche per la poca compatibilità tattica con Jota e Firmino. Coppa d’Africa che toglie anche Zaha e Kouyaté al Palace di Vieira, che deve rinunciare anche a Tomkins e McArthur. 4-3-3 per entrambe le formazioni, almeno sulla carta, con le Eagles che scendono in campo con Guaita fra i pali, Ward, Andersen, Guehi e Mitchell in difesa, l’interessantissimo Gallagher, Hughes e Schlupp in mezzo, Olise, Edouard e Mateta in attacco. Il Liverpool risponde con: Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Jones; Oxlade-Chamberlain, Firmino e Jota. Il Crystal Palace, qualche anno fa bestia nera dei Reds, non riesce a fare punti in questa partita addirittura dall’Aprile del 2017 quando vinse ad Anfield per 2-1. Da lì in poi sono arrivate 9 sconfitte consecutive con un risultato complessivo di 27 a 5 per il Liverpool. Ma ogni partita fa storia a sé e la gara che attende la squadra di Klopp oggi è complicata e per nulla dall’esito scontato.

Van Dijk indisturbato sblocca la partita

Dalle prime battute di gioco, tuttavia, il Liverpool sembra avere nettamente in controllo la situazione e già fioccano le occasioni o potenziali tali, soprattutto con Henderson che al 6° minuto trova la respinta di Guaita in angolo sul suo destro da fuori. Solo un minuto più tardi i Reds trovano il vantaggio: calcio d’angolo battuto ottimamente da Robertson sul quale si avventa Van Dijk, colpevolmente lasciato libero di saltare, che spedisce la palla in rete di testa. Al decimo è ancora Henderson a provarci con una bella girata di sinistro, ma il pallone si spegne sul fondo. Il Palace non riesce a reagire e subisce il gioco incessante del Liverpool senza porre nessuna resistenza. Oxlade-Chamberlain ci prova un paio di volte senza successo, poi anche Fabinho tenta la fortuna, senza trovarla. Al 31° arriva il meritato raddoppio grazie al gran goal di Oxlade-Chamberlain che stoppa di petto un cross magistrale, ancora di Robertson, e infila Guaita sul palo lontano. Ottavo assist in campionato per lo scozzese, oggi in grande spolvero. 2-0 e partita che sembra in ghiaccio. Sembra, perché non sarebbe la prima volta quest’anno che il Liverpool butti via un doppio vantaggio e, a conferma di ciò, la squadra di Klopp smette inspiegabilmente di giocare. Prima Matip e poi Firmino regalano per due volte il pallone senza motivo agli avversari nel giro di 2 minuti. E allora ci vuole il solito super Alisson che prima salva su Olise d’istinto (40°) e poi su Mateta (42°) che prova ad aggirare il portiere brasiliano in uscita che però riesce a deviare il tiro quel tanto che basta a spedirlo in angolo. Finisce così il primo tempo, con i Reds in affanno ma avanti 2-0.

The Ox, splendido il suo goal del momentaneo 2-0

La ripresa, però, è semplicemente la continuazione degli ultimi minuti del primo tempo. Il Crystal Palace sembra un’altra squadra e il Liverpool non riesce a gestire il gioco e subisce l’aggressività dei padroni di casa. Dal dominio totale dei primi 35 minuti si è passati ad avere una squadra passiva che rischia l’infilata ogni volta che il Palace lancia lungo verso i suoi attaccanti. Al 47’ Gallagher sfiora il goal di testa, dopo un’ottima giocata di Olise, un minuto dopo è Edouard a non trovare incredibilmente il goal quando tutto solo nell’area piccola decide di colpire di tacco ma Alisson è sempre attentissimo e blocca il pallone. Ma il goal sembra essere maturo e infatti al 55° i padroni di casa accorciano le distanze con Edouard: solita palla centrale lunga dopo un errore di Matip – un po’ fuori forma in queste ultime uscite – Van Dijk si fa sorprendere alle spalle da Mateta che solo davanti ad Alisson serve il vicino Edouard che a porta sguarnita fa 1-2. Ora il Selhurst Park è una bolgia e il Palace ha sempre in mano il pallino del gioco. Il Liverpool stringe i denti ma non riesce più a trovare la fluidità offensiva del primo tempo, causa forse anche un po’ di stanchezza per la semifinale di Coppa di Lega di giovedì scorso. Il centrocampo avrebbe bisogno di forze fresche ma le assenze di Keita e Thiago non danno a Klopp molta scelta. Il tecnico tedesco allora decide di inserire Minamino al posto di Oxlade-Chamberlain ma l’apporto del giapponese sarà praticamente nullo. Il Liverpool subisce le sfuriate del Palace che però non crea più occasioni, soprattutto con la facilità con cui le creava a cavallo tra primo e secondo tempo.

Grande prestazione per Robertson, condita da due assist

Al 68° Vieira inserisce Eze, e poco dopo anche Benteke e Ayew nel disperato tentativo di pareggiare la partita. All’84° Olise, sempre dopo un passaggio a scavalcare la linea altissima del Liverpool, prova a superare Alisson con un pallonetto ma il portiere brasiliano recupera la posizione e salva in angolo. Proprio nel momento di massima spinta del Palace, però, Jota, irriconoscibile stasera, si presenta davanti al portiere imbeccato dal solito lancio meraviglioso di Alexander-Arnold. Il portoghese, cercando superare Guaita in uscita sbaglia il controllo della palla che si avvia verso il fondo e cerca (trovandolo) il contatto con il portiere del Palace. Kevin Friend, arbitro di giornata, fa segno che si può continuare. Ma il VAR, a sorpresa, lo richiama e gli mostra il contatto fra Guaita e Jota. Contatto che sicuramente c’è, ma che non sembra essere falloso. Invece Friend assegna il rigore al Liverpool che per una volta trova un alleato nell’arbitro. Fabinho dal dischetto è infallibile e regala il terzo goal al Liverpool e i soprattutto tre punti d’oro che riaccendono la fiamma della speranza per un titolo che prima di oggi sembrava davvero lontanissimo.

Alisson, protagonista dell’ennesima partita da fenomeno

Finisce così anche un mese complicatissimo per i Reds, causa assenze Covid e Coppa d’Africa, in cui però hanno trovato una finale e sono ancora in piena corsa per tutti gli obiettivi. Da Febbraio in poi, anche grazie al ritorno della Champions, ci sarà da divertirsi!

di Gabriele Kopite Ventola

Comments

comments

I Nostri Articoli storici…
Barclays Premier League Official Website

Liverpool Italia Twitter

Liverpool Italia Official Youtube Channel

Liverpool Italia Forum