Road to Wembley.

Fantastico Diogo.
Questa sera grande appuntamento all’Emirates per la semifinale di ritorno. La gara si presentava molto difficile, perché sapevamo che un Arsenal che, onestamente, non può ambire a trofei superiori, avrebbe dato il 100% per poter sperare nella conquista di un trofeo più alla sua portata. A rendere ancora più complicato il tutto ci aveva pensato il Liverpool una settimana fa, non riuscendo a battere un avversario in inferiorità numerica per quasi tutta la partita. Purtroppo per i Reds, in questa competizione non è mai valsa la regola del gol in trasferta, per cui questa sera bisognava espugnare l’Emirates per poter andare a Wembley a sfidare il Chelsea. Si parte con la seguente formazione: Kelleher in porta, coppia centrale Matip-Van Dijk, esterni Robbo e Trent, Jones a centrocampo che si unisce alla coppia Hendo-Fabinho, trio offensivo con Jota, Firmino e il giovane Gordon. Parte subito forte l’Arsenal che è molto aggressivo e al quinto minuto sfiora il vantaggio con una punizione dal limite di Lacazette, che colpisce la parte alta dell’incrocio. I Reds si affacciano per la prima volta in area al minuto 13 e mettono paura all’Arsenal, perché Matip infila in rete un pallone schiacciato di testa da Fabinho su corner di Robertson, ma purtroppo la sua posizione è irregolare. Speriamo che questo episodio possa almeno placare l’ardore dei Gunners e dare coraggio ai Reds. Detto-fatto: al minuto 19 ripartenza dei nostri con Trent che serve Jota sulla trequarti, il portoghese scatta come un fulmine, scarta un avversario come un birillo, ne evita un altro e di destro incrocia verso sinistra segnando un gol pazzesco. Liverpool avanti e inerzia del match che cambia completamente. L’Arsenal accusa il colpo e i Reds gestiscono bene fino al fischio finale della prima frazione, anche se un numero elevato di passaggi a ridosso della nostra porta causa non poche apprensioni a noi tifosi, ma nello stesso tempo dimostra una certa sicurezza da parte dei nostri calciatori che ci fa ben sperare per il secondo tempo. Inizia la ripresa e subito corriamo un rischio enorme, quando i nostri difensori si dimenticano di Lacazette, che solo al limite dell’area fallisce una grande occasione. Dopo tre minuti, i Reds restituiscono il favore con gli interessi: Jota sguscia sulla sinistra e serve una palla d’oro al giovane Gordon, che si divora un gol pazzesco a pochi passi dalla porta. Un’altra occasione arriva al minuto 59, quando il nuovo entrato Konate colpisce il palo con un bel colpo di testa, ma sulla respinta Henderson è in fuorigioco. I Reds appaiono decisamente superiori ma non riescono a chiudere il match e Martinelli con un bel sinistro scalda i guantoni a Kelleher, ma al minuto 76 è Robertson a provarci con un destro in diagonale insidioso. Il gol è nell’aria e dopo due minuti, su lancio splendido di Trent, è ancora Diogo a scattare e a superare Ramsdale con un tocco vellutato. La Travelling Kop esplode e il Liverpool raccoglie i frutti di una netta superiorità. Un Arsenal ormai deluso e sconfortato chiude in 10 per l’espulsione di Partey, che viene giustamente punito per un brutto fallo di frustrazione su Fabinho. Dopo 5 lunghi minuti arriva il fischio finale e possiamo festeggiare l’accesso alla finale di Wembley a fine febbraio. Avanti ragazzi, with hope in your heart!
Armando Todino